Nel Decreto legge su crisi d’impresa all’esame del Senato accolte proposte di Confartigianato

Confartigianato ha ottenuto ulteriori modifiche migliorative del Decreto Legge sulla crisi d’impresa attualmente all’esame delle Commissioni Giustizia e Industria del Senato. E’ stato infatti approvato un emendamento promosso dalla Confederazione che proroga di un anno (ovvero al 30 aprile 2023) l’obbligo di nomina degli organi di controllo nelle società a responsabilità limitata.

In questo modo si allineano due importanti scadenze: l’entrata in vigore dell’obbligo di nomina dell’organo di controllo e l’entrata in vigore del cosiddetto ‘sistema di allerta’, contenuto nel Titolo II del Codice della crisi, a sua volta prorogata al 30 dicembre 2023. Con un duplice risultato: le imprese avranno più tempo per nominare tale organo, risparmiando i costi che avrebbero sostenuto per adeguarsi nel 2022, ma al contempo saranno pronte nel 2023 per dare attuazione al nuovo sistema di allerta previsto dal Codice della crisi d’impresa.

Nel corso dell’esame del Dl Crisi d’impresa è stato anche approvato, con una riformulazione, l’emendamento promosso da Confartigianato finalizzato ad evitare l’abuso del ricorso alla procedura negoziata. Si prevede infatti che, in caso di archiviazione dell’istanza, l’imprenditore non può presentarne una nuova prima di un anno dall’archiviazione.