Come noto il Governo ha emesso un Decreto Legge che prevede, come auspicato da Confartigianato, un credito di imposta per le maggiori spese energia e gas da parte delle imprese non energivore, (spese sostenute nel secondo trimestre 2022).Di seguito elenchiamo i requisiti minimi per l’accesso al credito d’imposta.
Energia. Le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW -> hanno diritto a un credito di imposta 12% sulla spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell’anno 2022, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto, qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Gas metano. Le imprese per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici -> hanno diritto a un credito di imposta del 20% sulla spese sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore del mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019, come di fatto è avvenuto.
Dalle previsioni del nostro Consorzio energia CEnPI la maggior parte delle imprese può rientrare in queste agevolazioni.