Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato in conferenza stampa le misure per il contenimento dell`emergenza Covid-19 nella cosiddetta ‘fase due’ che si è concretizzata con il DPCM 26 aprile 2020 (qui il testo contenente, all’allegato 6, il protocollo di sicurezza).
Dal 4 maggio via libera al manifatturiero, costruzioni e il commercio all’ingrosso funzionale, che dovranno necessariamente rispettare il nuovo protocollo condiviso sulla sicurezza, contenuto nel decreto. Un protocollo di sicurezza specifico, invece, è stato predisposto per le attività in cantiere (qui il testo).
Tessile-moda, automotive, vetro, fabbricazione di mobili, già da lunedì 27 aprile, potranno avviare le «attività di preparazione alla riapertura».
Dal 27 aprile possono ripartire le imprese e i distretti del settore manifatturiero la cui attività sia rivolta prevalentemente alle esportazioni e le aziende del comparto costruzioni per i cantieri che operano per scongiurare il rischio di dissesto idrogeologico del territorio o nei settori dell’edilizia residenziale pubblica, dell’edilizia scolastica e dell’edilizia penitenziaria. E’ una nota congiunta di tre ministeri a chiarire ciò (qui il testo).
Segnano ancora il passo le attività alle persone: acconciatori ed estetiste potranno riavviare l’attività solo dal 1° giugno 2020 (qui la dura presa di posizione di Confartigianato in merito).
Seguiranno aggiornamenti.