Nel corso della conferenza stampa di ieri sera il premier Conte ha illustrato il nuovo Dpcm in vigore da oggi 19 ottobre, con il quale il governo prova ad arginare la seconda ondata di contagi da coronavirus. In particolare le nuove indicazioni riguardano:
- Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 sino alle ore 24 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18.00 in assenza di consumo al tavolo.
- Consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
- Obbligo per gli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
- Possibilità per i sindaci di chiudere le vie della movida dopo le 21.
- Lo smart working nella pubblica amministrazione viene caldamente incentivato e resta prioritario anche per i lavoratori privati.
- Sospensione di fiere e sagre locali ad esclusione delle manifestazioni fieristiche di livello nazionale e internazionale.
- Sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali ad accezione di quelle che si svolgono a modalità a distanza.
- Restano aperte le scuole, con possibilità di ricorrere a didattica a distanza e turni pomeridiani.
- Niente chiusure per ora, per piscine e palestre ma vietati sport di contatto e dilettantistici.
- Confermata la capienza del trasporto pubblico locale all’80%.
- Sale gioco aperte dalle 8 alle 21.
Le nuove misure sono in vigore fino al 13 novembre, a dettare le successive mosse saranno i numeri della pandemia. Il seguente Dpcm deve essere integrato con le disposizioni del 13 ottobre.
Il nuovo Dpcm pur destando clamore mediatico, non ha toccato alcune categorie di nostri associati. I negozi di parrucchiere e i centri estetici resteranno fuori dalle misure che porteranno restrizioni per gli esercizi commerciali, questo grazie al pronto intervento di Confartigianato che è intervenuta bloccando il governo sin da venerdì con l’uscita della notizia di un possibile nuovo provvedimento contenente misure restrittive, per scongiurare ogni possibile ripercussione, consci che i propri associati garantiscono sicurezza e professionalità.
Anche in questo frangente, le imprese artigiane hanno dimostrato di rispettare ferreamente le norme dettate dai protocolli e sono riusciti a coniugarle con un approccio alla clientela che, pur improntato alla massima cautela, riesce a conservare la serenità e la per così dire familiarità, nei settori in cui queste peculiarità si rilevano importanti.