Oggi ricorre la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Confartigianato Lombardia anche quest’anno sostiene la campagna promossa da Regione Lombardia, #nonseidasola.
Questo 2020 ha visto purtroppo un aumento della violenza domestica legata al maggiore tempo trascorso in casa a causa delle restrizioni legate alla pandemia in atto. Ma esistono molte forme di violenza, anche psicologica, che è importante far emergere per combattere.
Desideriamo quindi diffondere con ancora più forza questo messaggio, come sottolinea nel video anche la Presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Lombardia, Elena Ghezzi: “la violenza contro le donne si combatte dalle sue radici, mettendo le donne nelle condizioni di poter scegliere il proprio destino attraverso il diritto allo studio, il diritto al lavoro e una migliore conciliazione vita-lavoro”.
“Regione Lombardia, intercettando le criticità derivanti dal lockdown, inoltre – ha spiegato l’assessore alla Famiglia e Pari Opportunità Silvia Piani – non si è fermata. I centri antiviolenza hanno continuato a garantire reperibilità telefonica e attività di contrasto anche nei mesi più duri. La pandemia e il maggior isolamento domiciliare hanno infatti aumentato le richieste di aiuto da parte delle vittime di violenza. L’emergenza epidemiologica e la conseguente convivenza forzata indotta da limitazioni di carattere logistico – ha aggiunto – hanno fortemente inciso sull’evoluzione del fenomeno, generando maggiori difficoltà ad accedere ai servizi di assistenza e accoglienza”.
Ecco un quadro delle #DONNE in Lombardia oggi: sono oltre 5 milioni, di cui 1 su 5 ha meno di 23 anni. Serve costruire oggi il loro futuro, dove la violenza di genere non sia più un problema. Guardando al lavoro, sono quasi 2 milioni le donne occupate, di cui 297mila lavoratrici indipendenti. Cresce negli anni la percentuale di donne con un titolo di studio elevato.
Abbiamo considerato alcuni parametri che raccontano come si realizzano oggi, in Lombardia, il diritto allo studio, il diritto al lavoro e la soddisfazione personale di donne e uomini: se nell’istruzione la parità di genere sembra essere stata raggiunta, purtroppo non si può dire altrettanto in riferimento al lavoro. Esistono ancora dei gap tra donne e uomini che fanno pensare che non sempre le donne abbiano la possibilità di scegliere fino in fondo la propria realizzazione.
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