Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) varato a fine aprile e ora all’esame degli uffici della Commissione europea, mette in campo risorse per 235,1 miliardi di euro, con una dotazione del Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF, Recovery and Resilience Fund) di 191,50 miliardi, di cui 68,9 di sovvenzioni e 122,5 di prestiti, con Spagna e Italia tra i maggiori beneficiari delle risorse per sovvenzioni. Il Piano articola gli interventi in sei missioni 1) Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura 2) Rivoluzione verde e transizione ecologica 3) Infrastrutture per la mobilità sostenibile 4) Istruzione e ricerca 5) Inclusione e coesione 6) Salute, di cui il 51% per le prime due, maggiormente centrate sui target predefiniti dalla Commissione europea su digitalizzazione e transizione green.
I numeri del PNRR e l’impatto sulla crescita e sulle imprese sono stati al centro del webinar di presentazione del 13° rapporto Covid-19 Confartigianato, aperto da Vincenzo Mamoli, Segretario Generale di Confartigianato e concluso da Bruno Panieri Direttore delle Politiche Economiche.
Tra i contenuti del report, presentati da Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi, si evidenzia che il 41% della crescita del valore aggiunto determinata dagli interventi del PNRR si addensa nei settori delle costruzioni, opere edili e immobiliare, interessando una platea di quasi un milione di imprese e 2,2 milioni di addetti, di cui l’88% impiegati in micro e piccole imprese. Sul settore ricadono i benefici del superbonus del 110% – si tratta del terzo intervento più rilevante per risorse impiegate, dopo quelli su ferrovie e transizione digitale – su cui sono dirottate risorse per oltre 18 miliardi di euro. Nel report sono evidenziate le ultime tendenze del quadro macroeconomico e della congiuntura nella primavera 2021, con particolare attenzione a investimenti, export, produzione manifatturiera e delle costruzioni, vendite al dettaglio e ai mercati del lavoro e del credito.
Nel focus territoriale di Licia Redolfi dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, si evidenzia la distribuzione sul territorio e la vocazione artigiana dalla filiera maggiormente sollecitata dagli interventi del PNRR, con le imprese artigiane che rappresentano il 43,9% del totale del cluster. Più di metà delle imprese sono artigiane in Valle d’Aosta con una quota del 61,2%, Trentino Alto Adige con 56,6%, Liguria con 54,4%, Friuli Venezia Giulia con 52,8%, Sardegna con 51,1% e Piemonte con 50,7%. Nella sezione territoriale del 13° report sono esaminate, tra l’altro, le più recenti evidenze su mercato del lavoro, demografia d’impresa, perimetro delle MPI interessate dall’escalation dei prezzi delle materie prime e indicatori di mobilità verso i negozi.