Il Decreto sostegni ha prorogato per tutto il 2021 il cosiddetto “Bonus Smart working”, ovvero l’agevolazione fiscale per quei datori di lavoro che erogano ai propri dipendenti dei “fringe benefits”, un tipo di retribuzione sotto forma di beni e servizi, per un importo massimo di 516,46 euro.
Sulla misura era già intervenuto il Decreto Agosto (Dl 104/2021), che aveva raddoppiato l’importo massimo esentasse da 258,23 euro a 516,46 euro, per il periodo d’imposta 2020. In fase di conversione del Decreto Sostegni questa misura è stata prorogata, sempre con importo raddoppiato, anche per il periodo d’imposta 2021.
Vediamo nei prossimi paragrafi come funziona il Bonus smart working 2021 e come utilizzarlo.
Bonus smart working 2021: cos’è
È il Testo unico delle Imposte sui Redditi a parlare di agevolazioni sui “fringe benefits”, in particolare l’articolo 51 del testo afferma che:
“Non concorre a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se complessivamente di importo non superiore nel periodo d’imposta a lire 500.000 (convertiti in 258,23 euro Ndr); se il predetto valore superiore al citato limite, lo stesso concorre interamente a formare il reddito.”
Il testo del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 convertito nella Legge 21 maggio 2021, n. 69, ha prorogato per il periodo d’imposta 2021 il raddoppio del bonus, previsto dal Decreto Agosto, a 516,46 euro.
I fringe benefits sono appunto quei beni e servizi che il datore di lavoro fornisce ai dipendenti e che valgono come retribuzione non in denaro. Si pensi ad esempio all’auto aziendale, al telefono aziendale o ai buoni pasto e buoni carburante.
Perché si parla di Bonus smart working? Parliamo di Bonus smart working perché questo tipo di agevolazione viene sempre più usata per favorire i dipendenti fornendo nuove apparecchiature per il lavoro agile. Con la proroga per il periodo d’imposta 2021 i datori di lavoro possono fornire ai dipendenti il necessario per una postazione per il lavoro da casa ergonomica e sicura, con sedute ergonomiche, scrivanie adeguate e la giusta illuminazione.
Bonus smart working 2021: come funziona
I datori di lavoro possono scegliere se acquistare personalmente i beni o dare ai dipendenti dei titoli di legittimazione d’acquisto. il valore dei beni andrà incluso in busta paga ma non concorrerà a formare il reddito e sarà esentasse fino a 516,46 euro.
Non c’è una vera e propria modalità per richiederlo in quanto la scelta di avvalersi dell’agevolazione spetta comunque al datore di lavoro.
Bonus smart working 2021: a chi spetta
La misura spetta ai titolari di redditi da lavoro dipendente e redditi assimilati. È sempre il Testo unico delle imposte sui redditi a chiarire quali siano i redditi da lavoro dipendente, ovvero “quelli che derivano da rapporti aventi per oggetto la prestazione di lavoro, con qualsiasi qualifica, alle dipendenze e sotto la direzione di altri, compreso il lavoro a domicilio quando è considerato lavoro dipendente secondo le norme della legislazione sul lavoro.”