Confartigianato Trasporti ritiene ingiusta e discriminatoria l’interpretazione congiunta fornita solo nella giornata di ieri dai Ministeri delle Infrastrutture e della Salute, con cui si precisa che gli autotrasportatori provenienti dall’estero possono liberamene circolare senza green pass, a condizione che le operazioni di carico/scarico siano effettuate da altro personale.
“Per la categoria è inaccettabile che il Governo preveda un regime alternativo sulla normativa del green pass ad unico vantaggio delle imprese estere.” E’ dura la presa di posizione del Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani.
Confartigianato Trasporti smentisce con forza quanto afferma la nota dei Ministeri in merito alla condivisione di tale decisione a seguito delle interlocuzioni con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, respingendo totalmente al mittente ogni tentativo di strumentalizzazione sul tema Green Pass per il quale tanto le associazioni datoriali che quelle sindacali del comparto Trasporti avevano richiesto pubblicamente soltanto chiarezza applicativa per la peculiare attività lavorativa dei trasportatori e medesima applicazione delle regole a tutti gli operatori senza alcuna distinzione basata sulla nazionalità.
Al contrario, con tale palese discriminazione per gli autotrasportatori italiani, il Governo fa un doppio autogol: acuisce la tensione sociale già altissima nel Paese aumentando la rabbia di chi viene penalizzato e favorisce la concorrenza sleale attraverso il dumping sociale degli esteri indebolendo le misure di tutela della salute pubblica in materia anticovid.
Nessuna logica sanitaria quindi alla base della scelta del Governo e un incredibile auto-dumping nei confronti dei propri operatori nazionali.
È vergognoso che tutto ciò avvenga nell’imminenza dell’entrata in vigore dell’obbligo di green pass anche nei luoghi di lavoro privato, contribuendo così ad aumentare incertezze, preoccupazione e difficoltà tra imprese ed operatori.
“Confartigianato Trasporti, in difesa delle migliaia di imprese di autotrasporto associate, chiede fermamente che venga rivista la nota ministeriale e che siano garantite, anche per le imprese estere, le medesime condizioni applicate a quelle nazionali – continua Genedani – Altrimenti si potrebbero verificare episodi di rabbia e malcontento diffusi”.
L’Associazione, che negli scorsi giorni ha denunciato il rischio di una paralisi delle attività economiche e degli approvvigionamenti, non si ritiene responsabile per gli eventuali blocchi che spontaneamente si potrebbero verificare e consiglia alle imprese italiane di non incorrere in sanzioni evitando di far circolare i propri mezzi alla cui guida ci saranno conducenti sprovvisti di green pass.