Le interlocuzioni avviate con i Governo da parte delle associazioni dell’autotrasporto riunite in UNATRAS, non hanno raggiunto i risultati attesi: da una parte ad aggravare la situazione è il rincaro del carburante ormai quotato alla pompa ben oltre la soglia limite della sostenibilità economica del comparto, sfondando quota 2 euro al litro, dall’altra l’indisponibilità dei committenti a riconoscere alla categoria l’assorbimento dei maggiori costi di trasporto.
A fronte, dunque, del continuo incremento del costo carburante e del rischio per cui anche il gasolio extra rete venga a mancare, abbiamo denunciato più volte al Governo che gli autotrasportatori potrebbero essere costretti a fermarsi spontaneamente poiché viaggiare risulta antieconomico.
Oltre a concentrarci su un accordo con la committenza, abbiamo presentato alle forze politiche un emendamento, da inserire nell’iter del DL Energia, che vada nella direzione dell’adeguamento del credito d’imposta al 30% sul prezzo industriale del gasolio al fine di calmierare e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese di autotrasporto con veicoli da 3,5 tonnellate in su.
Il mancato raggiungimento dei risultati auspicati ha spinto UNATRAS ad inasprire la vertenza nei confronti del Governo, annunciando manifestazioni in tutta Italia per il prossimo Sabato 19 Marzo 2022.
A seguito del suddetto comunicato, il Viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, ha convocato tempestivamente le associazioni di categoria il prossimo 15 Marzo 2022 per un confronto. La situazione è molto complicata e in continua evoluzione, vi terremo prontamente aggiornati sugli sviluppi della trattativa