Con il messaggio n. 2397 pubblicato il 13 giugno 2022, l’INPS ha fornito le prime istruzioni per la corretta gestione dell’erogazione del bonus una tantum di 200 euro, previsto dal decreto Aiuti (D.L. n. 50/2022)
Il messaggio analizza per le varie tipologie di reddito, sia le condizioni che fanno scattare il beneficio, sia il meccanismo e l’ente di erogazione.
Nella tabella che segue evidenziamo alcune delle principali categorie di reddito e di spettanza:
Categoria reddituale | Caratteristiche | Modalità di erogazione |
Lavoratori dipendenti pubblici e privati | aver beneficiato per almeno una mensilità nel primo quadrimestre dell’anno 2022 dell’esonero contributivo IVS pari allo 0,8% sulla quota dei contributi previdenziali Non essere titolare di redditi per i quali è l’INPS a effettuare la corresponsione | In busta paga nel cedolino del mese di luglio 2022. Il datore di lavoro recupererà quanto erogato compensandolo con i contributi |
Pensionati | essere titolari residenti in Italia di trattamenti pensionistici reddito personale 2021 assoggettabile a IRPEF non superiore a 35mila euro. | Direttamente dall’INPS unitamente alla mensilità di luglio |
Lavoratori domestici | avere in essere uno o più rapporti di lavoro alla data del 18 maggio 2022; Non è previsto un limite di reddito per accedere | Il bonus viene erogato dall’INPS a seguito di richiesta telematica |
Lavoratori autonomi e liberi professionisti privi di partita IVA | non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie essere stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile; per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile essere già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio. | Il bonus viene erogato dall’INPS a seguito di richiesta telematica |
Collaboratori coordinati e continuativi | avere contratti attivi alla data del 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del Decreto Aiuti); essere iscritti alla Gestione separata e non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro non superiore a 35.000 euro nel 2021. | Il bonus viene erogato dall’INPS a seguito di richiesta telematica |
Casi particolari legati al rapporto di lavoro dipendente
- Nell’ipotesi in cui dovesse risultare, per il medesimo lavoratore dipendente, che più datori di lavoro abbiamo compensato la predetta indennità una tantum di 200 euro, l’INPS comunicherà a ciascun datore di lavoro interessato la quota parte dell’indebita compensazione effettuata, per la restituzione all’Istituto e il recupero verso il dipendente.
- Qualora in sede di conguaglio dovesse emergere la non spettanza per superamento del limite reddituale, l’azienda provvederà al recupero di quanto erogato in unica soluzione o in 8 rate mensili a decorrere da dicembre 2022.