Confartigianato continua a partecipare ai tavoli aperti dall’Esecutivo per affrontare l’emergenza coronavirus. I rappresentanti della Confederazione sono intervenuti alle riunioni convocate dal Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e dal Ministro del lavoro Nunzia Catalfo. In entrambi i confronti Confartigianato ha rappresentato le esigenze degli imprenditori nei territori dei focolai dell’epidemia e le possibili ripercussioni sul sistema produttivo italiano.Nel corso dell’incontro con il Ministro Patuanelli è stata annunciata l’emanazione nel Consiglio dei Ministri di venerdì di un primo provvedimento legislativo d’urgenza a copertura delle esigenze di intervento immediato per il comparto produttivo. E’ in corso la ricognizione complessiva delle risorse necessarie a sostenere le azioni che saranno adottate. Il Ministro dello Sviluppo Economico ha già individuato 100 milioni di euro da un capitolo immediatamente disponibile, che potranno essere messi nella disponibilità di spesa dello Stato.
Il Ministro ha anticipato i principali temi di attenzione del Governo e che saranno oggetto di specifici provvedimenti:
- definizione di un adeguato livello di priorità all’emergenza sanitaria per evitare la diffusione non controllabile e non gestibile dell’infezione;
- contrasto alle ripercussioni negative sull’immagine del Paese e del Made in Italy;
- semplificazione del sistema normativo e coordinamento serrato tra le diverse Istituzioni coinvolte;
- adeguata valutazione dei danni diretti e indiretti prodotti dall’emergenza, per la definizione di un perimetro pienamente coerente con le esigenze dei comparti produttivi;
- potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia con interventi di “fast track” per i settori e i territori maggiormente coinvolti; proroga delle scadenze di ogni tipo, ivi compresi i bandi pubblici;
- garanzia di una adeguata sorveglianza sui prezzi per evitare manovre speculative; problematiche legate al blocco del commercio con la Cina;
- contrasto alle ricadute sul sistema del turismo; rinvio dell’entrata in vigore del “codice delle crisi d’impresa”;
- rafforzamento del confronto sui diversi tavoli settoriali già aperti al Ministero.
Per far fronte all’emergenza, è stato pubblicato il 25 febbraio 2020 uno specifico decreto che prevede la possibilità per i datori di lavoro di utilizzare il lavoro agile, (ovvero la possibilità di far effettuare prestazioni lavorative da casa ai propri dipendenti, tramite collegamenti da remoto) anche in assenza di uno specifico accordo individuale, valevole su tutto il territorio regionale. Testo scaricabile qui.
Confartigianato ha chiesto l’adozione di specifici provvedimenti per le aziende collocate nella nostra zona e che non posso attingere alla Cassa Integrazione ordinaria o ad altri ammortizzatori sociali; il risultato è un accordo interconfederale, sottoscritto nella mattinata di oggi, che prevede, per tutte le aziende (artigiane) iscritte ad FSBA, uno specifico intervento, fino a 20 settimane nell’arco del biennio mobile. Si attendono ora solo le necessarie istruzioni operative per il suo utilizzo, che ci si augura arrivino a breve. Testo scaricabile qui.
Per la sola zona rossa, ma estensibili ove essa venisse applicata, Il Ministro del Lavoro, Cafaldo, ha inoltre preannunciato alcuni provvedimenti che dovrebbero essere adottati in un decreto legge all’approvazione del Consiglio dei Ministri di venerdì 28 febbraio:
- sospensione dei versamenti contributivi fino al 31/3/2020 in analogia con quanto previsto dal Ministero dell’Economia per i versamenti fiscali;
- indennità di 500 euro per 3 mesi per lavoratori autonomi, compresi artigiani e commercianti;
- previsione di una specifica causale della cassa integrazione guadagni ordinaria e per il Fondo di integrazione salariale;
- cassa integrazione guadagni in deroga per tutti i lavoratori non coperti da alcuna forma di ammortizzatore sociale. La CIG in deroga verrà gestita dalle Regioni. Secondo anticipazioni, la Cig in deroga dovrebbe integrare sia il Fondo di integrazione salariale sia il Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato, ma si tratta di un aspetto sul quale le parti sociali presenti all’incontro hanno sollecitato ulteriori approfondimenti.
I rappresentanti di Confartigianato hanno evidenziato la necessità di interventi di sostegno alle esigenze immediate di liquidità di imprese e famiglie e di misure di sospensione degli adempimenti tributari e previdenziali e di ogni altro pagamento, dalle utenze ai mutui, da estendere anche alle cosiddette “zone gialle” e per i quali sono necessari interventi coerenti con l’incerto sviluppo dell’emergenza e, per questa ragione, non cristallizabili in un arco temporale definito e rigido.
Altrettanto importante – secondo la Confederazione – affiancare agli interventi di emergenza un approccio di lungo periodo per contrastare gli effetti dell’emergenza coronavirus sull’immagine dell’Italia e del Made in Italy e sui settori del trasporto e della logistica.