Nell’ambito degli incontri organizzati da Confartigianato con le forze politiche in vista delle elezioni del 25 settembre, si è svolto oggi il confronto con il Presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
Dopo l’intervento del Presidente Marco Granelli che ha indicato le aspettative per costruire un’Italia a misura di micro e piccole imprese, il Presidente Conte ha illustrato i contenuti del suo programma, sottolineando la necessità di privilegiare, nei momenti di difficoltà come quello che stiamo attraversando, politiche espansive, “evitando quindi di rifugiarsi nelle ‘ricette’ di austherity che in passato ci hanno strozzato”. “Serve – ha detto – una risposta comune europea per far fronte ai problemi che interessano tutti i Paesi. Occorre un Energy Recovery Fund, con acquisti e stoccaggio comuni in particolare per quanto riguarda i costi dell’energia”. ”Non si può – ha spiegato – affrontare a valle una crisi del genere ma a monte, solo a livello europeo. Già a febbraio sostenevo che, date le caratteristiche di questa emergenza energetica, l’unica soluzione poteva essere una reazione europea. Intendo anche un piano di acquisto comune, che è fattibile e ci consente di diventare leader mondiale a livello europeo nell’acquisto del gas. Siamo ancora in tempo, anche se il ritardo moltiplica i costi. Dobbiamo assolutamente insistere per un piano comune, cercare di costruirlo anche per quanto necessario sul debito. Una strategia comune è assolutamente necessaria, altrimenti butteremo soldi su soldi e non riusciremo a salvarci”.
E sulla richiesta di Confartigianato di un fisco semplice e leggero, il leader di M5S ha risposto che la soluzione sostenibile per ridurre la pressione fiscale consiste nel far pagare le tasse a tutti affinchè tutti paghino meno. “Se vi promettessi la flat tax – ha detto – vi prenderei in giro perché voi mi chiedereste ‘dove li trovi i 50 miliardi necessari?”. Conte ha poi indicato l’obiettivo di eliminare completamente l’Irap e ha sottolineato la necessità di creare uno Statuto degli imprenditori per assicurare diritti e certezza delle regole.
Sul tema dei bonus edilizia e sul problema dei crediti fiscali incagliati, Conte ha definito “incomprensibile il contrasto del Governo nei confronti di questi incentivi”. “In questo momento abbiamo un problema, che si è ormai incancrenito: secondo Confartigianato, 47mila addetti del settore edilizio rischiano di andare a casa perché ci sono i crediti fiscali bloccati nei cassetti. Le altre forze politiche stanno facendo finta di nulla, ma oltre 30mila aziende rischiano di fallire. Noi stiamo combattendo – ha detto Conte tra gli applausi della platea di Confartigianato – perché c’è un cassetto pieno di crediti che vanno sbloccati. Vanno sbloccati subito quei crediti”. Parlando in generale del superbonus, Conte ha detto che esso è una “misura di sistema che consente la rigenerazione urbana e il taglio della CO2. Se contrasti questa misura vuol dire che non condividi la transizione energetica”.
In materia di energia e di transizione green, il Presidente del Movimento 5 Stelle si è detto favorevole a investire sulle comunità energetiche mentre sul tema del lavoro ha concentrato l’attenzione sulla crescita del lavoro precario, fenomeno da affrontare come un problema di sistema. Ha poi ribadito la proposta di introdurre il salario minimo legale e la necessità di “contrastare i contratti pirata perché favoriscono il dumping” e ha sottolineato l’importanza del Fondo Nuove Competenze, aggiungendo la necessità di investire su formazione, cultura, università, grandi opportunità per migliorare la qualità del lavoro.