Il 14 settembre, Confartigianato ha incontrato il Segretario federale della Lega Matteo Salvini, nell’ambito dei confronti con le forze politiche organizzati dalla Confederazione in vista del voto del 25 settembre.
Salvini ha raccolto l’allarme lanciato dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli sui rincari dell’energia a carico degli imprenditori sottolineando: “L’emergenza di oggi è la valanga di cui si sente il rumore: o apriamo il paracadute ora o rimaniamo alle buone intenzioni. La politica dovrebbe mettere al centro questo” e “con meno di 30 mld a debito adesso il problema non lo argini. C’è chi parla addirittura di 81 miliardi”.
Il leader della Lega ha rincarato la dose, aggiungendo: “Se arriva il tetto Ue al prezzo del gas è un bene, ma io scommetto che non arriva. E se non arriva che facciamo? Ursula Von der Leyen ha fatto delle raccomandazioni sul risparmio. Puoi avere comportamenti virtuosi ma non basta abbassare la temperature. Serve un intervento a debito adesso”. Bisogna fare presto per le bollette perché “si vota il 25 settembre, prima convocazione delle Camere il 13 ottobre, governo in carica a fine ottobre se va bene, allora dico quanti artigiani hanno chiuso da qui a quel tempo? Il governo attuale è in carica, intervenga subito”. Bisogna agire subito contro il caro bollette, non aspettare il nuovo governo. Fare debito ora è sopravvivenza: se non metti 30 miliardi ora ne mettiamo il triplo a gennaio per pagare le chiusure delle aziende, i cassaintegrati e i disoccupati”.
Salvini ha poi affrontato il tema del lavoro e in particolare ha sottolineato che è “fondamentale incrementare la formazione professionale” dei ragazzi e “riorientare l’offerta formativa, che e’ anche una questione culturale”. Per il segretario della Lega è anche necessario “orientare la scuola al lavoro, non il lavoro alla scuola”. E sul reddito di cittadinanza ha aggiunto: “Bisogna lasciarlo a chi non può lavorare come assistenza e non come politiche attive sul lavoro. Se rifiuti una sola offerta di lavoro per me perdi ogni tipo di privilegio”.