“L’uso delle tecnologie ha accresciuto le possibilità del settore, ma è importante che non finiscano per sostituire la fantasia dell’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio. Le macchine replicano, anche con una rapidità eccezionale, mentre le persone inventano!”. Sono le parole del discorso che Papa Francesco ha rivolto ai 7000 imprenditori e dirigenti di Confartigianato giunti da tutta Italia, e anche dall’Alto Milanese, ricevuti in in udienza nell’Aula Paolo VI in Vaticano.
Il Pontefice ha ricordato che “in questi decenni l’artigianato ha conosciuto notevoli trasformazioni, passando dalle piccole botteghe ad aziende che producono beni e servizi anche su larga scala”. E ha sottolineato che “le vostre attività valorizzano l’ingegno e la creatività umana“.
Secondo Francesco, in particolare, “il lavoro manuale rende partecipe l’artigiano dell’opera creatrice di Dio. Fare non equivale a produrre. Mette in gioco la capacità creativa che sa tenere insieme l’abilità delle mani, la passione del cuore e le idee della mente. Le vostre mani sanno realizzare moltissime cose che vi rendono collaboratori di Dio”.
“Vi ringrazio per il contributo che date per abbattere i muri dell’esclusione verso chi ha gravi disabilità o è invalido magari proprio a causa di un incidente sul lavoro, verso chi è tenuto ai margini e sfruttato – ha proseguito -. Ogni persona va riconosciuta nella sua dignità di lavoratrice e lavoratore. Non tarpiamo mai le ali ai sogni di chi intende migliorare il mondo attraverso il lavoro e servirsi delle mani per esprimere sé stesso“.
“Siamo profondamente emozionati e grati a Papa Francesco per le parole che ha rivolto oggi ai nostri imprenditori e che ci rafforzano e ci sostengono nell’impegno ad utilizzare, quotidianamente, l’intelligenza artigiana per contribuire a costruire un modello di sviluppo sostenibile e a misura d’uomo”. Così il Presidente di Confartigianato Imprese Alto Milanese, Franco Cordano, al termine dell’udienza concessa dal Pontefice alla Confederazione.
Cordano ha guidato una cinquantina di artigiani, con famiglie, che in pullman ha raggiunto Roma per questo significativo momento.