Il Presidente Granelli a Rete4: “Ripartire dall’artigianato per rilanciare il made in Italy”.
L’artigianato colpito dalla crisi e la voglia di resistere degli imprenditori sono al centro del servizio trasmesso il 15 aprile durante il programma di Rete4 ‘Stasera Italia’. A testimoniare le gravi difficoltà in cui versano le piccole imprese il Presidente di Confartigianato Marco Granelli e due artigiani fiorentini associati a Confartigianato, Bianca Guscelli e Gabriele Maselli, espressione della più raffinata manifattura artistica rispettivamente nella lavorazione dell’argento e nella creazione di cornici.
Nelle loro parole c’è tutta la preoccupazione per gli effetti della pandemia che ha reso Firenze una città quasi spettrale causando per le aziende perdite fino al 50%.
Ma c’è anche determinazione a resistere e a ripartire e per farlo, sottolinea il Presidente Granelli, bisogna utilizzare un altro vaccino, oltre a quello per sconfiggere il virus: serve per debellare le ‘malattie croniche’ del nostro Paese che bloccano il sistema imprenditoriale e il rilancio del made in Italy.
Il Presidente Granelli sul Corriere della Sera: ”Il ‘vaccino’ delle riforme per liberare le imprese”
“Le riforme rappresentano il ‘vaccino’ per colmare i ritardi accumulati dall’Italia”. Ne è convinto il Presidente di Confartigianato Marco Granelli che in un’intervista pubblicata sul Corriere della sera denuncia la grave situazione delle piccole imprese colpite dalla crisi e la necessità di rilanciare la competitività del nostro Paese con riforme capaci di eliminare gli storici problemi che confinano l’Italia al 58° posto nel mondo per la facilità di fare impresa.
“Anche prima della pandemia – sottolinea Granelli – fare impresa in Italia non è mai stato facile. Le attività economiche sono frenate da storiche inefficienze, ritardi mai recuperati che l’Ufficio studi della Confederazione ha fotografato in un rapporto. Dal fisco opprimente all’eccesso di burocrazia, alle lentezze della giustizia civile fino all’inadeguata digitalizzazione. ‘Malattie croniche’ del sistema Paese che oggi vanno assolutamente sanate se si vuole davvero ripartire”.
“Non possiamo più permetterci – sostiene Granelli – gli ostacoli e le costose complicazioni che hanno bloccato e fatto fallire tante riforme e progetti di sviluppo annunciati in questi anni. Con il Recovery Plan bisogna puntare su interventi che valorizzino le capacità e le potenzialità delle piccole imprese italiane e che rimuovano gli storici ostacoli alla competitività del nostro sistema produttivo. Nel frattempo però bisogna anche gestire l’emergenza e per farlo servono provvedimenti straordinari: ci preoccupano le scadenze fiscali e quelle dei crediti. La moratoria che scade il 30 aprile va rinnovata per evitare che le imprese, alla riapertura, si ritrovino strangolate da adempimenti fiscali e mutui. Una pericolosa slavina da evitare a tutti i costi”.