All’inizio dell’estate 2021 si addensano i segnali congiunturali positivi, in un contesto caratterizzato dal miglioramento delle condizioni sanitarie. Rimane sostenuta la velocità di vaccinazione e al 6 luglio 2021 è salita al 57,2% la quota di popolazione che ha ricevuto almeno una dose di vaccino superiore del 52,7% della media Ue, mentre prosegue la discesa dei decessi Covid-19 che, nella media dei precedenti sette giorni, calano a 0,36 ogni milione di abitanti, un livello che non si registrava dal 5 ottobre 2020.
Gli investimenti e il comparto delle costruzioni trainano la ripresa mentre il dinamismo della produzione manifatturiera sostiene le esportazioni che, nei primi quattro mesi del 2021, risultano superiore del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, anno precedente allo scoppio del Covid-19.
Nel dettaglio settoriale computer ed elettronica registra un livello dell’export dei primi quattro mesi del 2021 del 18,2% superiore allo stesso periodo del 2019, metalli del +12,0%, per food e bevande del 10,6%, farmaceutica del 10,4%, apparecchi elettrici del +8,2%, chimica del +7,1%, altre manifatturiere del +4,2%, gomma, plastiche, vetro, cemento, ceramica, ecc. del +3,8%. Sotto della media della manifattura, o in flessione, troviamo i settori di mezzi trasporto con +1,1%, macchinari con -1,3%, legno e carta con -3,7%, moda con -8,6%, prodotti raffinati con -9,5%.
Il focus su made in Italy food e bevande – L’export di alimentare e bevande ad aprile 2021, negli ultimi dodici mesi cumula un valore di 38,2 miliardi di euro. Nei primi quattro mesi del 2021 risulta superiore del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2020 e – come abbiamo visto sopra – addirittura del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, anno precedente allo scoppio del Covid-19, il terzo comparto per recupero dopo computer ed elettronica, la cui domanda è salita durante la pandemia, e i metalli, la cui crescita è influenzata dall’aumento dei prezzi conseguenti all’escalation delle commodities.
La natura anticiclica del comparto dei prodotti alimentari e delle bevande emerge in modo netto anche analizzando la serie storica delle esportazioni che, per quest’anno, salgono al massimo storico del 2,3% del PIL, +0,2 punti rispetto al 2,1% del 2020 e +0,3 punti rispetto al 2,0% registrato nel 2019.
In chiave provinciale, le prime dieci posizioni per quota di export di food e bevande sono presidiate da Cuneo (7,6% dell’export nazionale nel primo trimestre 2021), seguito da Verona (7,3%), Parma (5,2%), Milano (4,8%), Salerno (4,3%), Torino (3,4%), Modena (3,2%), Treviso (3,0%), Napoli (2,9%), Bolzano e Bergamo (entrambe con 2,3%).
Nel confronto internazionale, riferito al primo trimestre dell’anno, nel 2021 l’export di food e bevande in Italia è del 7,5% superiore allo stesso periodo del 2019, a fronte del +4,9% dei Paesi Bassi, del +1,9% della Francia e del +1,2% della Germania.
L’analisi dei dati della produzione evidenzia ad aprile 2021, nel settore alimentare e bevande, un calo dello 0,2% rispetto a marzo, ma nel trimestre febbraio-aprile 2021 la produzione cresce del +3,3% rispetto al trimestre precedente, un ritmo doppio del +1,7% della media della manifattura.
Nell’artigianato dei prodotti alimentari e delle bevande operano 34.326 imprese artigiane attive con 150.533 addetti, pari al 62,4% delle imprese del settore e al 32,9% della relativa occupazione.