Prende forma la prossima manovra di bilancio che il Governo comincia ad anticipare a imprese e sindacati, convocati a Palazzo Chigi per informarli sul Piano strutturale di bilancio, il documento che sarà presentato alle Camere a ridosso del prossimo Consiglio dei ministri previsto per venerdì mattina.
All’incontro svoltosi il 25 settembre tra i rappresentanti dell’Esecutivo e delle Organizzazioni imprenditoriali, è intervenuto per Confartigianato il Vice Presidente Domenico Massimino il quale ha presentato una serie di proposte, evidenziando la necessità di mantenere un equilibrio tra rigore e opzioni procicliche, nonostante le sfide economiche attuali.
Massimino ha sottolineato che la manovra deve focalizzarsi sulla crescita, in un contesto influenzato da fattori esterni come i costi energetici elevati e l’instabilità geopolitica. “È fondamentale difendere le nostre produzioni e le competenze espressive dell’artigianato e delle piccole imprese,” ha affermato, invitando il governo a considerare interventi mirati per valorizzare sia i settori innovativi che quelli tradizionali del manifatturiero.
Per quanto riguarda il fisco, Confartigianato chiede: riduzione del cuneo fiscale e dell’IRPEF, stabilizzando le agevolazioni per l’occupazione; riforma fiscale con tassazione proporzionale per le ditte individuali e uniformità nella ‘no tax area’ per le persone fisiche; stabilizzazione delle agevolazioni fiscali per ristrutturazione e riqualificazione energetica, che scadono nel 2024; eliminazione dell’IRAP per le società di persone e semplificazione degli adempimenti fiscali attraverso l’uso della fatturazione elettronica.
Nel capitolo dedicato al lavoro, Massimino ha sottolineato l’importanza di affrontare il mismatch nel mercato del lavoro, incentivando l’apprendistato e le competenze professionali. Tra le altre proposte: rilanciare l’alternanza scuola-lavoro e garantire sostegni strutturali per l’occupazione stabile, ridurre il costo del lavoro attraverso esoneri e incentivi per neoassunti, giovani e donne.
Infine, sul fronte del credito e della competitività, le proposte includono: sostegno ai settori in crisi come moda e automotive, con interventi immediati per mantenere la competitività; revisione del Fondo Centrale di Garanzia per garantire un adeguato supporto alle piccole e micro imprese; semplificazione degli incentivi e creazione di micro voucher per sostenere la digitalizzazione e l’internazionalizzazione.
Massimino ha concluso evidenziando l’importanza di una normativa moderna per l’artigianato e la necessità di una maggiore inclusione delle piccole e medie imprese negli appalti pubblici. La direzione proposta da Confartigianato punta a sostenere un tessuto produttivo ricco di creatività e innovazione, essenziale per il futuro economico del Paese.