Mancano meno di due settimane al varo della manovra di bilancio. I numeri chiave della manovra di finanza pubblica saranno contenuti nel Documento Programmatico di Bilancio che sarà inviato alla Commissione europea entro il 15 ottobre, mentre il disegno di legge di bilancio sarà varato entro il 20 ottobre.
Alcune linee della manovra di bilancio per il 2025 – basate sul Piano strutturale di bilancio 2025-2029 varato lo scorso 25 settembre dal Governo – sono delineate nel 31° report di Confartigianato su trend economia, congiuntura e MPI, presentato stamane in un webinar aperto dal Segretario Generale Vincenzo Mamoli e concluso da Bruno Panieri, Direttore delle Politiche economiche Qui per scaricare il 31° report.
Nell’intervento di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato, è presentato il sentiero degli indicatori di finanza pubblica, caratterizzato da una riduzione del rapporto deficit/PIL, che scende al 2,8% nel 2026 e all’1,8% nel 2029, con un saldo primario positivo a partire da quest’anno. Il rapporto debito/PIL sale di 1,2 punti nel 2025 e di 0,9 punti nel 2026, per instradarsi su un sentiero di discesa dal 2027, con un calo superiore al punto percentuale – il ritmo previsto dalla clausola di salvaguardia del riformato Patto di stabilità e crescita – nel 2028 e 2029, anno in cui il debito scende al 134,9% del PIL, recuperando pressoché interamente livello di sei anni prima (134,8% nel 2023).
L’apertura per l’Italia della procedura infrazione per deficit eccessivo, alla luce delle nuove regole, richiede una correzione del saldo primario strutturale di oltre mezzo punto di PIL medio annuo, tenuto conto che tra il 2025 e il 2027 l’aggiustamento considera l’aumento della spesa per interessi in rapporto al PIL.
La traiettoria di discesa del peso del debito è garantita da un vincolo sulla crescita della spesa, la maggiore novità della riforma della governance fiscale europea. Secondo questo parametro, il Piano varato da Governo italiano indica un tasso di crescita medio annuo della spesa primaria netta nel 2025-2031 del +1,5%, in linea con il tasso medio della traiettoria di riferimento calcolata dalla Commissione europea. Nel 31° report si esaminano l’evoluzione della spesa soggetta a vincolo in rapporto ai prezzi e al PIL nominale, mettendo in luce gli aspetti della rigidità della spesa in relazione agli obiettivi di spending review.
Sul Piano strutturale di bilancio lo scorso 3 ottobre Confartigianato è intervenuta in audizione davanti alle Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera. L’intervento di Bruno Panieri, Direttore delle Politiche Economiche [51’:14”] nel video della WebTV della Camera dei deputati.
I contenuti del 31° report – L’analisi territoriale, presentata da Carlotta Andracco dell’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza, si focalizza sull’evidenziazione delle differenti dinamiche su export, lavoro, credito e turismo. Tra gli altri temi trattati dal report, una fotografia delle filiere produttive, le più recenti tendenze della congiuntura e del quadro macroeconomico nazionale e internazionale, il basso profilo del commercio internazionale e le ricadute su made in Italy e manifattura, con la crisi della moda e della filiera dell’automotive. Inoltre, sono codificati i segnali del trend del ciclo dell’edilizia dopo una lunga fase espansiva e valutate, anche nel confronto internazionali, le tendenze del mercato del lavoro. Sulle politiche economiche il report esamina, oltre all’evoluzione della finanza pubblica, le tendenze del costo del credito, dei prestiti e degli investimenti alla luce del secondo taglio dei tassi da parte della BCE.